Ci sono situazione in cui, pur avendo parecchi debiti, il conto corrente è impignorabile. Vediamo cosa dice la legge.
Molte persone, avendo contratto debiti, temono di vedersi pignorare il conto corrente. Ci sono 5 cose che bisogna assolutamente sapere per tutelarsi. In questo articolo vi spieghiamo cosa dice la vigente normativa in materia.
Contrarre debiti nel 2023 è tristemente semplice. Con rate dei mutui sempre più alte, bollette aumentate, prezzi di generi alimentari alle stelle è piuttosto comune non riuscire a far fronte a tutto. E così anche molti onesti lavoratori o pensionati finiscono per indebitarsi con lo Stato o con altri privati.
I debiti, lo sappiamo, portano dritti dritti verso un’unica strada: quella del pignoramento. Una persona può vedersi pignorare lo stipendio o la pensione, l’automobile, la casa e addirittura il conto corrente. Ci sono situazioni in cui, però, il Fisco non può mai pignorare il conto corrente. Vediamo quando possiamo ritenerci al sicuro.
Conto corrente: ecco quando è impignorabile
Prima di fasciarsi la testa e temere il peggio, è bene sapere che in alcuni casi il conto corrente non può essere pignorato dal Fisco. L’avvocato Gaetano Vilnò ci dà 5 informazioni utilissime da tenere bene a me te nel caso in cui abbiamo contratto debiti con lo Stato.
Un conto corrente non può mai essere pignorato dal Fisco in queste situazioni:
- se è vuoto. Va da sé che se su un conto corrente non ci sono soldi, nessuno può pignorare nulla.
- Se è Affidato. In questo caso stiamo utilizzando i soldi della banca e nessuno, nemmeno lo Stato, può pignorare i soldi delle banche.
- Se vi confluiscono solo rendite da assicurazioni sulla vita.
- Se vengono accreditate solo pensioni di invalidità o indennità di accompagnamento: queste prestazioni non possono mai essere pignorate. A differenza della pensione ordinaria e dello stipendio che, tuttavia, possono essere pignorati solo del 20%, cioè di un quinto.
- Se è all’estero. Se il nostro conto corrente non si trova in una banca italiana ma in una banca di un altro Stato dell’Unione europea, può essere pignorato al massimo da un privato ma mai dal Fisco italiano. Se, invece, abbiamo un conto corrente in uno Stato fuori dall’Unione europea, a quel punto è impignorabile per tutti.
- Se il nostro conto corrente è cointestato, può essere pignorato solo al 50%, cioè solo la nostra parte ma non quella dell’altro cointestatario.
E per quanto riguarda la casa? Anche vedersi portare via la casa non è affatto piacevole, anzi. Il Fisco non può pignorare la casa in questi casi:
- se è la vostra prima casa ed è anche l’unica che possedete;
- se avete la residenza in quell’immobile;
- se non si tratta di un’immobile di lusso.
Inoltre per debiti inferiori a 20.000 euro il Fisco non può nemmeno ipotecare la prima casa di una persona.