L’olio che si utilizza in cucina ogni giorno è pessimo per la salute di ognuno di noi. Ecco qual è e come viene prodotto: tutte le informazioni.
Alle volte si usa un prodotto senza sapere che si sta commettendo un grande errore per la propria salute e quella di tutti i familiari. Questo è il caso di un olio specifico con il quale si cucinano tantissime pietanze eppure non è salutare.
Ormai la maggior parte di noi ha capito che è meglio cucinare con oli sani e ricchi di grassi insaturi. Numerose ricerche hanno rivelato che la sostituzione dei grassi saturi con oli vegetali può ridurre il rischio di malattie cardiache, cancro e altri problemi di salute, aggiungendo così anni alla vita.
Tuttavia, molti di noi non sanno come scegliere un olio sano. Anche perché ci sono innumerevoli oli tra cui scegliere sugli scaffali dei supermercati. Uno dei più utilizzati in cucina è l’olio di semi di girasole, usato non solo per friggere ma anche per cucinare. Peccato che questo è un vero pericolo per la salute di ognuno di noi.
Non usare l’olio di semi di girasole in cucina: ecco perché è un pericolo
A spiegare il motivo per cui non bisogna mai usare l’olio di semi di girasole in cucina è stato il nutrizionista Ivan Martellato con un post Instagram. L’esperto ha specificato che di per sé i semi di girasole non sono dannosi ma lo diventano quando si trasformano in olio per via del processo di produzione.
Martellato ha spiegato che i semi, quando devono diventare olio, vengono messi in una pressa che li schiaccia e li rende gommosi. Per togliere queste gomma si utilizzano gli esani che sono idrocarburi neurotossici. Una volta tolta tale gommosità si scaldano a 400 °C, ciò converte gli Omega 6 in 4-idrossinoneale, ovvero dei radicali liberi veri e propri derivati dagli acidi grassi.
Una volta fatto questo, l’olio viene deodorato e quindi viene utilizzato il sodio idrossido. In pratica, tutto il processo per generare l’olio di semi di girasole utilizza delle sostanze che sono tossiche per le nostre cellule, per le proteine e per il nostro cervello.
Il nutrizionista ha poi consigliato che per la cucina sarebbe meglio utilizzare l’olio di cocco o il burro. Ha poi messo in guardia anche dalle barrette proteiche che contengono olio di semi di girasole.