Pensavate che “L’Esorcista” fosse tutto finto e frutto della fantasia cinematografica? Purtroppo non è così: ecco la storia vera.
Non c’è appassionato di horror al mondo che non abbia un posto nel cuore per “L’Esorcista”, una delle pellicole più iconiche del genere e della storia del cinema in generale. Audace nelle tematiche, brillante nella sua realizzazione, il capolavoro di William Friedkin ha davvero spaventato generazioni intere di appassionati e continua a risultare estremamente moderno. Anche grazie alle indimenticabili performance del cast, in particolare Linda Blair, nel ruolo della povera Regan, posseduta da un demone malvagio in tante scene che rimarranno iconiche.
Ma ti sei mai chiesto da dove abbia preso ispirazioni Friedkin? E se si trattasse effettivamente di un’invenzione cinematografica o meno? La storia da cui ha preso spunto il regista per realizzare questo film è a dir poco agghiacciante, come tutte le storie di esorcismi – o presunti tali – della storia. E ce ne sono state tante, più di quanto si possa immaginare.
La storia dietro alla trama de “L’Esorcista” è agghiacciante: ecco di che si tratta
Come ben sappiamo, gli esorcismi sono stati praticati molto nella storia e che voi crediate o meno nella possessione demoniaca e dunque nel potere di preti ed ecclesiastici per liberare dal male i mal capitati, non c’è dubbio che tantissimi di questi rituali sono finiti davvero molto male. Specialmente nei primi del Novecento e nei luoghi rurali degli Stati Uniti, un mix letale di ignoranza, credenze popolari e religione ha creato davvero tragedie inaudite.
Come quella che ha ispirato la realizzazione de “L’Esorcista”. Torniamo nel 1949 nel Maryland profondo. I giornali dell’epoca locali riportano infatti della notizia di un povero ragazzo, la cui identità è stata celata, chiamato falsamente Ronald Doe, che sarebbe stato sottoposto ad una serie di esorcismi molto violenti e terribili. Pare che il regista Friedkin si sia ispirato proprio alla storia di questo giovane americano per raccontare e costruire la trama del suo film più iconico e conosciuto.
Per fortuna, a differenza di tante altre volte, la sorte di Ronald è stata positiva e il prete chiamato a compiere il rito è riuscito a salvare la sua anima dalla dannazione e a liberarlo dall’essere maligno che lo abitava. Credete a questa storia oppure no? Il fascino c’è, e nel cinema molto spesso è più importante della verità.