Si tende spesso a considerare uno shampoo buono solo se si verifica una condizione, ma in realtà si tratta di una credenza sbagliata.
Lavare i capelli è certamente fondamentale, anzi per alcuni questo momento rappresenta quasi un toccasana, al punto tale che c’è chi arriva a programmare i propri impegni sulla base di quando ha in programma di farlo, in modo tale da avere la garanzia di poter arrivare in ordine. Se si vuole ottenere un risultato migliore, è ovviamente importante conoscere le caratteristiche della propria chioma e scegliere il prodotto che si ritiene più adatto, anche se molti tendono purtroppo a sottovalutare questo aspetto.
Chi ha problemi, quali ad esempio prurito o forfora, ma anche semplicemente se ha capelli secchi, può provare a gestire la situazione al meglio grazie ad alcune soluzioni ad hoc, che assicurano un risultato ideale già dopo pochissime applicazioni. È però inevitabile dover mettere in conto di sostenere una spesa maggiore rispetto a quello che si può trovare al supermercato (non parliamo comunque di cifre astronomiche), ma quello che si vedrà allo specchio non potrà che ripagare dell’investimento fatto.
Shampoo: un errore che fanno in tanti
Fare lo shampoo a casa non è spesso come farlo dal parrucchiere, non solo perché in salone possono avere prodotti adeguati a ogni esigenza (è comunque in crescita il numero di persone che utilizzano gli stessi anche nel fai da te), ma soprattutto perché spesso la mano di un esperto garantisce la detersione e una cura migliore. In commercio ne esistono di vario tipo, ma c’è un errore che tendono a fare molti, al punto tale da pensare di non avere scelto qualcosa che ha dato qualità se non si verifica un fenomeno ben preciso.
Di cosa si tratta? Della quantità di schiuma che si genera nel momento in cui si sta massaggiando la cute. In questi casi si tende spesso ad agire in due modi: c’è chi pensa che non sia così buono e arriva addirittura a buttarlo, chi invece ne mette ancora di più sulla testa sperando che la situazione possa cambiare, ma questo può finire per danneggiare decisamente il cuoio capelluto, oltre a renderlo pesante, come sarà evidente dopo l’asciugatura.
In realtà, non è da questo aspetto che lo possiamo giudicare, anzi vale proprio l’esatto contrario. Anzi, spesso quelli che ne producono tanta hanno spesso una grande quantità di tensioattivi al loro interno, ovvero quelle molecole in grado di ridurre l’energia interfacciale tra una soluzione acquosa e un’altra entità, cosa che non è da considerarsi così positiva.
Chi è indeciso in fase di acquisto dovrebbe quindi propendere per qualcosa che sia una via di mezzo. Una dose eccessiva di tensioattivi, infatti, porta ad attaccare anche oli e sostanze che servono invece a proteggere la cute. Anzi, soprattutto per i bambini sarebbe bene puntare su quelli che non generano alcuna schiuma, che può portare a problemi agli occhi (non è così semplice convincerli a tenere gli occhi chiusi durante l’applicazione).
Attenzione alla tecnica
Oltre alla scelta dello shampoo, è però importante anche sapere come si debba agire se si vogliono avere capelli lucidi e splendenti esattamente come quando si va in salone. Anche in questo ambito ci sono alcuni aspetti che tendono a essere sottovalutati, ma che è bene conoscere.
Non è un errore diluire il prodotto, anzi questo consente non solo di risparmiare, ma anche di distribuirlo meglio e di ottenere una detersione migliore. Il massaggio svolge poi un ruolo fondamentale e va fatto sempre con i polpastrelli, mettendo in atto movimenti circolari, che dovrebbero durare un paio di minuti. Il risciacquo non dovrebbe avvenire subito, ma non è nemmeno necessario che resti in posa a lungo.
È inoltre determinante posizionare lo shampoo solo sulla cute, per poi massaggiare le lunghezze e lasciare scorrere la schiuma con l’acqua. Chi ha la cute grassa potrebbe inoltre avere la tentazione di lavarli praticamente ogni giorno sentendoli sporchi, ma anche questo è sbagliato (si finisce per ottenere l’effetto contrario), possono bastare tre lavaggi fatti bene nell’arco di una settimana.