Quando si parla di fiabe e di favole non si fa riferimento a termini interscambiabili: ecco la differenza tra questi due tipi di narrazione.
Molto spesso capita che alcuni termini vengano utilizzati come dei sinonimi, ma bisogna ricordarsi che se esistono due parole ciò sta a significare che indicano due concetti differenti.
Due termini che vengono molto spesso utilizzati in maniera indifferente sono fiaba e favola. In realtà si tratta di due tipi di narrazione molto differenti e che hanno dei tratti ben definiti tra di loro. L’unica cosa che questi generi hanno in comune è la loro origine, visto che entrambi i termini derivano dalla forma latina “fabula” che significa “racconto”. Vi sono in particolare alcune differenze che permettono di distinguere queste due generi narrativi.
Differenza tra fiaba e favola: gli aspetti da considerare
Le fiabe sono delle narrazioni che vedono la loro origine nelle tradizioni popolari. Si tratta di racconti di media o breve durata in cui i protagonisti sono dei personaggi fantastici, come per esempio fate, giganti e orchi, ed hanno un intento formativo e pedagogico. Nelle fiabe le epoche e i luoghi tendenzialmente sono indefiniti e remoti; le vicende e le azioni raccontate sono inverosimili e non possono esistere nella realtà. I motivi sono ricorrenti. Infatti, in tutte le fiabe si può ritrovare una struttura di base comune: si concludono sempre con un lieto fine in cui le persone buone vengono premiate, mente quelle malvagie subiscono le conseguenze delle loro azioni.
Le favole sono in genere dei racconti molto brevi di fantasia, che vedono spesso gli animali come protagonisti ed hanno un intento morale. In genere i personaggi si presentano come animali antropomorfizzati, per l’appunto, oppure come elementi naturali, mentre gli esseri umani sono molto meno presenti. Al tempo stesso vi sono uno o due personaggi che rappresentano vizi e virtù umani che possono essere riconosciuti molto facilmente. Come nelle fiabe, il tempo e lo spazio sono indeterminati e la struttura è lineare. Per quanto riguarda il finale, le favole terminano spesso in modo tragico, in modo tale da insegnare una morale relativa al comportamento e all’etica
Le fiabe più famose sono quelle che la Disney ha realizzato come cartoni animati, come per esempio Cenerentola, Biancaneve o Cappuccetto Rosso. Mentre favole che sono maggiormente conosciute e diffuse sono quelle di Esopo, in cui proprio le avventure degli animali protagonisti insegnano una morale.